Castello Gallelli

STORIA


Castello Gallelli della tenuta di Pietranera, è un maniero che domina la campagna circostante presso il medievale borgo di Badolato in provincia di Catanzaro.

Si tratta di una fortezza edificata dai baroni Gallelli di Badolato nel XIX secolo, in posizione strategica su un colle panoramico al centro del latifondo di famiglia che oggi si estende su circa 630 ettari. Situato nell'antica baronia di Badolato (feudo che i Gallelli amministrarono per ultimi dal 1658 al 1806) il castello è rimasto da sempre nel patrimonio di famiglia, ed è abitato tutt'oggi dai discendenti. Come quasi tutte le fortezze, anche castello Gallelli presidia la via di comunicazione tra Badolato marina e Badolato superiore. Il maniero è in ordine cronologico la dimora più recente del casato, dopo il castello normanno di Badolato, forte Giambartolo, forte Zangares, e forte del Mandrile (tutti eretti all’interno della baronia di Badolato quali esempi di incastellamento del territorio, al fine di controllare e difendere i loro possedimenti terrieri). Tra gli edifici storici di famiglia anche il cinquecentesco palazzo Gallelli in Badolato borgo (via Gallelli n. 13), l’ottocentesco palazzo Benso-Gallelli, palazzo de Salazar-Gallelli, e palazzo Alemanni-Gallelli.


Committente

Il castello venne commissionato nel 1853 dal barone Don Giuseppe Lorenzo Gallelli (fondatore della banca Gallelli, avvocato e sindaco di Badolato, nonchè cavaliere della corona d’Italia) a due architetti toscani (che vennero ospitati nel borgo di Badolato, a palazzo Gallelli, per tutta la durata dei lavori di progettazione e realizzazione). In un' epoca in cui in meridione dilagava il brigantaggio, i nobili di tradizione terriera che abitavano le campagne, per fronteggiare eventuali attacchi, commissionavano a sapienti architetti delle fortificazioni inespugnabili, copiando i principi di architettura militare derivati dal medioevo. Il maniero costruito interamente con blocchi di granito squadrati e successivamente intonacati, è potenziato da cinque torri merlate, di cui quattro grandi, esagonali, disposte ai lati dell'edificio, nonchè una minore sita centralmente. La fortezza è provvista inoltre di 28 feritoie e merlature che consentono il tiro "piombante", ed è dotata anche di opportuni fori per gettare liquidi bollenti, posizionati sotto lo stemma sopra il portale d’ingresso.

Grazie a tutti questi accorgimenti il Castello non venne mai espugnato, come testimonia infatti l'inefficace assalto di circa 12 briganti giunti dal fiume, verificatosi all'imbrunire del 9 giugno 1858. Il maniero, tipologicamente fedele all'architettura difensiva del XII secolo, non a caso è pubblicato in diversi libri storici e di architettura del settore, tra cui l'Enciclopedia della "Calabria fortificata, edizioni Apograf. 1999" nonchè il noto Albo d’Oro dei castelli calabresi (tutte le edizioni).


Suggestioni

La dimora che si trasforma col variare della luce, con la sua solenne architettura neogotica, le torri merlate, le minacciose feritoie, e i suoi numerosi comignoli appuntiti, trasmette all’osservatore le tipiche suggestioni dei castelli medioevali, un mondo perduto popolato da eroi e cavalieri.

Fotografatissimo dai turisti è infatti lo scorcio della fortezza che si può ammirare percorrendo la strada che scende da Badolato superiore a Badolato marina.


Arredi

Arredato con oggetti, dipinti, quadri, e mobili cari alla storia dei Gallelli (alcuni dei quali provenienti da altre antiche residenze di famiglia), il castello è rimasto esattamente come era nel 1853.

Ambienti, merli, feritoie, e camminamenti sono silenziosi custodi dei fatti legati alle vicende storiche dei Gallelli di Badolato, e del tempo che fu. La dimora è stata scelta dall'assessorato al turismo della regione Calabria, tra i monumenti caratteristici della Calabria, comparendo perciò nei video che illustrano le bellezze storiche e paesaggistiche della regione, oltre ad essere presente sulle cartoline vendute ai turisti dagli esercizi commerciali del luogo, nonchè pubblicato in numerosi libri storici e nobiliari.

Poichè il 25 novembre 2014 l’attuale barone di Badolato venne ricevuto nel prestigioso collegio dei Parafrenieri Pontifici di Sua Santità, per consuetudine il maniero è oggi la sola residenza calabrese, che ha il grande onore di detenere nel salotto pontificio, un seggio ligneo in stile barocco, riservato a Sua Santità qualora venisse in visita. Una consuetudine riservata ai membri della famiglia pontificia.


Altri edifici

Allinterno della tenuta trovano posto oltre il castello neogotico, anche un raffinato casale in pietra, l'edificio della della servitù, le eleganti scuderie in pietra, la palazzina di servitù alla piscina, nonchè il grazioso forno a legna.


Ospiti famosi

Tra gli ospiti famosi che hanno soggiornato nel tempo a castello Gallelli, si contano:


-S.M. Umberto I di Savoia, quando nel 1932 (in qualità di Luogotenente del Regno d’Italia), visitando i numerosi paesini Calabresi, sostò a castello Gallelli per un rinfresco di circa 30 minuti.


-S.E. Mons. Karel Kastell (Decano dell’Anticamera di Sua Santità),

dal 2008 sovente soggiorna alcuni giorni al castello, come sosta durante i suoi viaggi in Sicilia.


-Sergio Boschiero (Presidente dell’Unione Monarchica Italiana) nelsoggiornò al castello circa 5 giorni nel 2006.


-S.E. Franz von Lobstein (Gran Maestro dell’Ordine di Malta), soggiornò al castello nel 1999.


Il parco

Il castello della tenuta di Pietra Nera, immerso in una campagna incontaminata, è caratterizzato da un parco secolare, costituito da castagni, abeti, ciliegi da legno, querce, salici piangenti, uliveti secolari e pini marittimi. Il parco che si estende su circa 12 ettari, fu progettato nel 1853 da un architetto specializzato in arredi d'esterni, esso è perciò tipologicamente fedele alla concezione dei giardini nobiliari dell'epoca. Luoghi di delizie aperti ad amici e parenti, ricchi di bellissimi disegni floreali e odori combinati, nei quali per intenderci l'aristocrazia si ritirava al solo fine di trascorrere l'estate. Il parco è composto in parte da bellissime geometrie floreali, romantici sentieri, e affascinanti angoli immersi nel verde.

Fontane, staccionate e tavoli di granito sono collocati al posto giusto, nulla è lasciato a caso, ma tutto sistemato con sensata logica dualistica. Al centro del parco, subito sotto la residenza, trova posto anche una fontana cuoriforme, abbellita da giochi d'acqua e da una piccola grotta per le papere.

Il maniero dista solo 2 Km dall'affascinante borgo medioevale di Badolato e a pochi Km da Serra S. Bruno, famosa per la certosa e per i suoi fitti boschi decantati già da Plinio il giovane nella Istoria naturalis.


Fauna

La tenuta del castello è caratterizzata da una fauna varia e selvatica, sono infatti presenti volpi, fagiani, lepri, cinghiali, e rapaci vari. All’interno della tenuta trova inoltre posto l’allevamento del cane pastore maremmano-abruzzese, quello dei conigli californiani, e le arnie per il miele.

Televisione e teatro

Nel corso del tempo il maniero è stato più volte scelto come location sia dalla RAI fiction, che da artisti per sontuose sfilate di moda, o per il teatro estivo.

Memorabile la scena del "fantasma" dei vari Amleti, recitati tra i merli della torre nord-est, con la platea posizionata nello spiazzo erboso davanti alla residenza.



SCHEDA RIASSUNTIVA


Periodo architettonico---------1853

Ubicazione----------------------Campagna

Parcheggio----------------------250 Auto

N. Sale---------------------------4

N. posti al chiuso---------------Androne d'ingresso, sala delle armi, salotto pontificio, salotto del barone.

N. posti all'aperto-------------400 persone

Estensione del giardino-------12 ettari.

Piscina---------------------------m. 20x15

Scuderie

Darsena turistica

Campi sportivi

Periodo d'apertura-------------Tutto l'anno.

Da vedere-------------------------Badolato borgo medioevale, la costa Jonica coi suoi bellissimi e antichi paesini, Squillace, Soverato, i boschi delle Serre, la certosa di Serra s. Bruno.


FONTI

- Annuario della Nobilta' Italiana -S.A.G.I. Edizioni 2006-2011-2014-2017 -2020.

–  Libro d'Oro della Nobiltà Italiana -nuova serie del Collegio Araldico (tutte le edizioni).



-Albo d’Oro della Nobiltà Italiana (tutte le edizioni).

-Libro d’Oro della Nobiltà Calabrese (tutte le edizioni).


-Elenco dei Titolati Italiani (tutte le edizioni) Accademia Araldico

Nobiliare Italiana G.Camajani.


–  Calendario d'Oro (ed. 2014-2015-2016) Ettore Gallelli-editore (tutte le edizioni).


–  Calendario Pontificio (tutte le edizioni) Ettore Gallelli-editore (tutte le edizioni).


–  Calendario Reale (ed. 2015-2016) Ettore Gallelli-editore (tutte le edizioni).


–  Anuario de la Nobleza Espanola (ed. 2014-2015-2016) Ettore Gallelli-editore  (tutte le edizioni).


–   Libro d'Oro della Nobilta' Italiana -della Consulta Araldica del Regno d'Italia-serie aggiornata-volume G-L (tutte le edizioni) Ettore Gallelli-editore (tutte le edizioni).


–  Elenco Ufficiale della Nobiltà Italiana-della Consulta Araldica del Regno d'Italia -serie aggiornata (tutte le edizioni) Ettore Gallelli-

editore (tutte le edizioni).


–  Regio Libro d'Oro della Nobilta' Italiana- (2013) Ettore Gallelli-editore.


–  Stemmario Nobiliare Calabrese (tutte le edizioni) Ettore Gallelli-editore.


–  Decano Nobiliare Calabrese-(tutte le edizioni) Ettore Gallelli-editore.


–  Storia dei Feudi e dei Titoli Nobiliari della calabria vol. quinto S-Z  di Mario Pellicano Castagna -Ettore Gallelli-editore 2013.


–  Rivista araldica del Collegio Araldico Colonnello Bertini Frassoni.


–  Catasto onciario di Badolato.


–  Elenco ufficiale dei cav. jure sanguinis del S.M.O. Costantiniano di S.Giorgio.


-Albo d’Oro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di S. Giorgio 2020.


–  Ruolo Generale dei cav. di Malta della Reale arciconfraternita di S. Giovanni in Catanzaro 2019.

-Storia medioevale di Badolato, dello storico A. Gesualdo. Edizioni Frama Sud 1986.


–  Storia medioevale e moderna di Badolato, dello storico A, Gesualdo. Edizioni Frama Sud 1987.


–  Storia di Badolato dal 1799 al 1999. dello storico A. Gesualdo. Edizioni Frama Sud. 1999.


–  Elenco ufficiale dei sindaci dei nobili di Badolato.


–  Archivio Araldico Vailardi.


–  Gallelli: volti di un casato (di Giovanni Grandi -2014).


–  Storia dei baroni Gallelli di Badolato (di Bruno Russo-2013).


–  Registro Ufficiale dei Feudatari di Badolato -Ettore Gallelli-editore.


–  Rivista Araldica Calabrese n. 7 (Ettore Gallelli-editore).


–   Rivista Calabrese di Caccia alla Volpe a Cavallo.


–   Storia di Badolato dal 1080 al 2009 dello storico Antonio

Gesualdo (edizioni Abramo 2009).


–  Rivista Araldica (1991-Collegio Araldico).


–  Rivista Araldica (n. 869 -2015-Collegio Araldico Romano-Istituto

Araldico Romano).


–  Storia medioevale di Badolato, dello storico A. Gesualdo, edizioni Frama Sud 1986.


–  Storia di Badolato medioevale e moderna, dello storico A. Gesualdo. Edizioni Frama Sud 1987.


–  Storia di Badolato dal 1799 al 1999, dello storico A. Gesualdo. edizioni Frama Sud 1999.


–  Storia di Zara, dello storico prof. Docozan.

–  Modi di produzione dell'azienda agraria dei baroni Gallelli di

Badolato tra '700 e '800. A. Crisafi.



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